Lino: storia di un tessuto sempre attuale

Lino: storia di un tessuto sempre attuale

I capi che indossiamo parlano di noi. Può sembrare un’affermazione banale e persino scontata, ma non lo è. Piuttosto ci permette di aprire una riflessione: quanto sono cruciali, nella moda, i tessuti e la loro scelta? Tanto, anzi, tantissimo. Sono anche loro a raccontare di noi, del modo in cui desideriamo porci nei confronti del presente, stabilendo un collegamento con il passato e uno sguardo aperto verso il futuro.

Lo stile di 1stAmerican si caratterizza per la scelta accurata dei materiali, ognuno con una sua storia, spesso con origini antiche e persino millenarie. È il caso del lino, tessuto di eccellenza che ha radici lontane. Pregiato, essenziale, capace di non passare mai di moda e di accompagnare nella vita di tutti i giorni con un’armonia, una pace interiore, potremmo dire, tutta speciale.

Il lino è uno dei protagonisti di eccellenza delle nuove collezioni di 1stAmerican dedicate alla primavera estate 2022. Capi con una luce intima, piena di sole e voglia di affrontare la vita con animo leggero. Chi porta il lino lo fa a testa alta, ricordandosi che la vita è una e merita di essere vissuta con stile.

In questo approfondimento vi portiamo alla scoperta del lino, un tessuto sempre attuale destinato a non passare mai di moda. Un grande classico, ma anche un patrimonio imprescindibile della cultura universale dell’uomo, come testimonia la sua storia importante.

Le origini del lino: l’Antico Egitto

Lo sapevate che la parola “tessuto” ha un elemento semantico comune con “testo”? Si tratta del verbo latino “texere”, il quale significa, appunto, “tessere”, “intrecciare”. Uno dei libri più interessanti sui tessuti, ricco di storie, aneddoti e tanto amore proprio per i tessuti, è La trama del mondo di Kassia St Clair, il quale racconta bene come il vissuto dei materiali impiegati nella tessitura, la loro storia e declinazione nel corso dei secoli, sia intrecciata proprio con quella delle persone.

Uno dei capitoli di questo volume è dedicato al lino ed è rivelatorio rispetto alle sue origini e all’importanza che ha fin dall’antichità. Il lino è un tessuto di per sé semplice, da ottenere come da lavorare. Secondo i ritrovamenti archeologici risulta il materiale tessile più diffuso nell’antichità, almeno fino al 6000 a.C., e la sua origine risale addirittura all’8000 a.C.

Il lino giunto fino a noi è quello che è stato ritrovato nelle tombe dei sacerdoti o dei re dell’Antico Egitto, motivo per cui abbiamo molte più informazioni sul suo uso illustre che non su quello legato alla quotidianità. La regione del Delta del Nilo presenta un clima particolare e, da quanto ci è dato ricostruire, i semi del lino venivano piantati tra ottobre e novembre. Gli steli erano raccolti, ancora acerbi e delicati, a marzo.

I semi del lino non servivano, esattamente come oggi, solo per produrre il tessuto, ma venivano utilizzati anche in cucina, bolliti, arrostiti o per la produzione dell’olio. La lavorazione del lino richiede molta cura e il lavoro dei contadini nell’antichità non era assolutamente semplice; i metodi degli agricoltori dell’Antico Egitto non sembrano essere distanti da quelli moderni, essendo il risultato concreto molto vicino a quello attuale.

La pianta del lino aveva un valore simbolico importante, per non dire un vero e proprio posto d’onore, nella cultura e nella società egizia. Il motivo è legato alle molteplici proprietà di questa fibra, che approfondiremo nei prossimi paragrafi, così umile e allo stesso tempo così pregiata, compresa una profonda affinità con un’idea di purezza e pulizia, complice il colore chiaro con cui veniva prevalentemente prodotto.

Il lino era il tramite per il passaggio, questo nelle tombe dei personaggi illustri dell’Antico Egitto, tra il terrestre e il divino, tra l’impuro e il puro. L’emblema stesso della sacralità: per questo le mummie dei Faraoni sono state avvolte in questa fibra. Il massimo degli onori e del simbolismo. Il lino era e resta l’essenza stessa della metamorfosi e del fascino ancestrale che queste figure hanno portato con sé. La sua eco si sente ancora oggi.

Il lino dai romani fino all’epoca moderna

Il lino si diffonde dall’Antico Egitto nel resto del mondo occidentale. Come? Semplice! Attraverso i navigatori più importanti del mediterraneo: i Fenici. Il popolo, originario delle aree costiere della Terra di Canaan (l’attuale Libano), è stato fondamentale per la diffusione degli scambi culturali e commerciali, e quelli riguardanti il lino, naturalmente, non fanno eccezione.

Il lino si è diffuso, e un merito considerevole va proprio ai Fenici, presso i Romani, i quali ne hanno introdotto la coltura e la lavorazione in tutto l’Impero con una innovazione davvero interessante: è con loro che viene adoperato oltre che per la realizzazione degli indumenti anche per i capi legati alla casa quali le tovaglie e il corredo.

L’Epoca romana segna la diffusione fuori dai confini “classici” del lino, con uno sviluppo esteso su scala mondiale, almeno entro i confini del Mondo Antico. È con il Medioevo, tuttavia, che il tessuto raggiunge un ulteriore livello di espansione in Europa, affermandosi come tessuto di uso comune.

Ascesa che riesce persino a crescere durante il Rinascimento, momento storico durante il quale il lino arriva ad assumere un significato simbolico non dissimile da quello attuale. È proprio durante il Rinascimento, infatti, che comincia a svilupparsi il gusto per uno stile di vita raffinato che vede la presenza del lino nella vita quotidiana e all’interno della produzione di lenzuola e camicie.

Nel corso dei secoli successivi, il lino continua a venire impiegato secondo le tecniche tradizionali di coltura e di trasformazione che vedono al centro le procedure di filatura e tessitura a mano. La lavorazione del lino trova applicazione ulteriore in Europa quando, a causa delle guerre di religione, migliaia di tessitori fiamminghi (ma anche provenienti da altri Paesi come la Francia) si trovano costretti all’esilio fuori dai propri confini, arrivando in Inghilterra e in Irlanda. Paesi dove questa fibra trova condizioni di successo impareggiabili come testimonia la produzione del “lino irlandese”. Negli stessi anni, il lino arriva nell’Est dell’Europa, in particolare in Russia e Polonia, dove compare per la prima volta all’interno dei commerci e si fa conoscere per le sue qualità.

Nel XIX secolo, con l’industrializzazione del settore tessile, il lino è uno dei materiali che si trova maggiormente coinvolto all’interno dello sviluppo di nuove tecniche di produzione di filatura e tessitura. L’innovazione più interessante è indubbiamente quella messa a punto dallo scienziato francese Philippe de Girard, il quale realizza la filatura meccanica del lino a partire dall’analisi delle componenti fisiche della fibra, a cui va aggiunto il perfezionamento realizzato da Joseph-Marie Jacquard.

La conseguenza è quella che vede un aumento della produzione ma anche una diversificazione importante dei prodotti introdotti sul mercato in tutta Europa. Un’evoluzione ancora in corso e che mostra come il lino sia capace, ieri come oggi, di rispondere ai bisogni e alle esigenze delle persone. Sempre con stile ed eleganza.

La produzione del lino oggi

Oggi le coltivazioni più importanti del lino sono soprattutto in Europa, dove è concentrato il 70% della produzione a livello mondiale. I Paesi maggiormente interessati sono Francia, Belgio e Paesi Bassi, complice il clima umido e freddo, nonché, soprattutto, l’esperienza tramandata da secoli tra gli artigiani specializzati.

Un’altra produzione considerata tra le più pregiate al mondo è quella del lino irlandese, nonostante in diversi casi, ma questo vale anche per il Belgio e gli altri Paesi del Vecchio Continente, la coltivazione della pianta sia effettuata altrove: in Irlanda e in Europa si realizza, lo specifichiamo nuovamente in modo da risultare i più chiari possibili, soprattutto la lavorazione del tessuto.

Il lino viene coltivato a livello intensivo in Cina, Russia e Sud America, mentre centri di produzione più piccoli sono presenti in Egitto, alcune parti di Canada e Stati Uniti settentrionali e persino nel Nord Italia. Il lino si conferma, quindi, un tessuto universale. Vediamo meglio perché dando uno sguardo alle sue proprietà.

Lino: quali sono le proprietà

Il lino è stato adoperato fin dai tempi antichi a causa delle sue molteplici proprietà. Queste sono diverse e risultano legate alle caratteristiche del tessuto che, pur essendo di uso comune, può essere considerato a buon diritto pregiato. Le peculiarità dei capi in lino, presenti anche in quelli realizzati da 1stAmerican, sono:

  • Resistenza. Il lino è un materiale estremamente resistente: lo dimostra lo stato di conservazione che ha saputo mantenere nel corso dei secoli e che risulta evidente nei ritrovamenti archeologici dell’Antico Egitto. Questa fibra riesce non solo a mantenersi egregiamente dopo il lavaggio, ma anche ad acquistare maggiore morbidezza, senza deformarsi né ingiallirsi, piuttosto garantendo un colore ancora più brillante.
  • Basso impatto sull’ambiente. Il lino è una fibra naturale, ecologica, capace di arricchire il terreno durante la coltivazione e di mantenerlo fertile. Non richiede irrigazione artificiale (basta, piuttosto, la sola acqua piovana), né l’impiego di pesticidi, motivo per cui risulta particolarmente adatto anche con il contatto con l’epidermide.
  • Il lino è un tessuto riciclabile e biodegradabile al 100%. Un altro fattore che ne arricchisce il lato green, e che lo rende particolarmente adatto a un’epoca, come quella attuale, che è necessariamente alla ricerca di soluzioni eco-friendly: gli antichi ci avevano visto lungo.
  • Rimane sempre delicato a contatto con la pelle e non causa allergie. Il lino è un vero toccasana per l’epidermide, essendo battericida e anallergico: per chi ha una pelle delicata o tendente a sviluppare stati di arrossamento/alterazione risulta davvero una soluzione eccellente.
  • Il lino è un termoregolatore naturale. È una fibra capace di adattarsi a qualsiasi clima. In estate, riesce a offrire la massima freschezza, mentre in inverno è in grado di mantenere il calore. Non solo: il lino se la cava egregiamente nelle situazioni di umidità, dal momento che riesce ad assorbirla naturalmente, ed ha anche proprietà di tipo isolante. È un materiale perfetto, quindi, in tutte le stagioni e non solo in quelle più calde dell’anno.
  • Traspirazione impareggiabile. Grazie alle sue qualità termoregolatrici, il lino garantisce la naturale traspirazione a contatto con la pelle. Riesce persino a filtrare i raggi UVA, rappresentando una sorta di velo impalpabile protettivo e delicato, e a essere impermeabile.
  • Asciuga rapidamente. Un fattore che rende il lino pratico da utilizzare, perfetto da portare in vacanza, anche perché occupa poco spazio.

A tutto ciò è necessario aggiungere il fatto che il lino è elegante, essenziale e davvero piacevole da indossare. Non poteva che essere, quindi, uno dei tessuti al centro delle collezioni di 1stAmerican per l’uomo come per la donna.

Abbigliamento in lino: la proposta di 1stAmerican

Il lino è un tessuto che rimane rigido e non si presta, almeno non da solo, alla realizzazione di capi aderenti. Uno dei suoi vantaggi è che si percepisce sempre la sua freschezza, insieme a una sensazione di pura meraviglia sulla pelle, come se questa venisse idrata al contatto col tessuto.

La proposta di 1stAmerican per quanto riguarda gli indumenti in lino vede capi basic per lui e per lei, adatti soprattutto all’estate e alla mezza stagione ma che si prestano perfettamente a essere indossati, a diretto contatto con la pelle, persino d’inverno.

1stAmerican realizza, per la donna, in lino, pantaloni e shorts, maglie e camicie. Le linee sono morbide e i capi si possono portare sia così, semplici, oppure con una cintura o un foulard in vita. I colori sono classici, su tutti spiccano il blu e il bianco, ma anche vivaci, ad esempio il giallo e il fuxia. Lo stile è raffinato ed elegante, perfetto per outfit all day, capace di far sentire a proprio agio in tutti i momenti della giornata. Non meno interessanti i capi di 1stAmerican per l’uomo e in particolare la camicia in lino, la quale si trova declinata in diverse tonalità come il beige, l’azzurro e il bianco. L’effetto è quello di uno stile elegante e allo stesso tempo con un tocco dinamico. Una camicia che fa la sua figura anche sotto al maglione dell’inverno, con tutti i benefici del lino a contatto con l’epidermide. Il lino, nelle collezioni di 1stAmerican, riesce a raggiungere il suo massimo livello, confermandosi un materiale antico e moderno insieme con una nota speciale che viene sempre voglia di scoprire.